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T-Barmaster Pd/Pt, l’innovazione per la produzione continua di lingotti d’oro, argento e PGM

Come sappiamo, il 2035 segnerà l’inizio della rivoluzione green dei veicoli elettrici e sarà dunque un anno di svolta per il mercato dei metalli.

I ministri dell’energia dell’UE e il California Air Resources Board (CARB) hanno infatti approvato la normativa che prevede, a partire da quella data, lo stop ai motori endotermici a benzina o diesel alimentati da combustibili fossili.

Mentre il settore automobilistico vivrà una transizione epocale verso un modello più sostenibile a livello ambientale, la mobilità elettrica avrà un impatto decisamente negativo sul mercato dei PGM (metalli del gruppo del platino).

Al momento, infatti, è proprio l’industria automobilistica la forza trainante della domanda di platino e palladio. Finora, circa il 70% delle risorse sono state destinate alla produzione di convertitori catalitici, assenti nei veicoli elettrici a batteria.

Quali sono allora le previsioni per il mercato dei metalli del gruppo del platino? Quale sarà il ruolo giocato dai processi di fusione? Quali le opportunità offerte dai forni a induzione per metalli?

Quale sarà il futuro dei PGM?

Nonostante questo, gli investimenti per i PGM sono destinati ad aumentare in modo significativo nei prossimi anni. Si prevede addirittura che la domanda di lingotti e monete di platino aumenterà del 49%, raggiungendo il massimo degli ultimi tre anni (fonte: World Platinum Investment Council 2022).

Possiamo dunque affermare che il platino e il palladio si apprestano a ricoprire il ruolo tradizionale dei metalli da investimento per eccellenza, l’oro e l’argento.

Investire nel platino e nel palladio

Ad oggi, esiste un mercato piuttosto limitato che offre prevalentemente monete e lingotti di PGM realizzati attraverso il processo di minting.

Se però cerchiamo la soluzione migliore, quella che richiede un processo produttivo meno impegnativo e più economico, con un ridotto time to market, dobbiamo orientarci non sul minting, ma sul processo di fusione.

I problemi principali nella produzione

Data la complessità dei metalli in questione, siamo partiti da un’analisi delle principali problematiche legate alla produzione delle barre da fusione di PGM con l’obiettivo di progettare una macchina unica nel suo genere e altamente performante.

Ecco le principali criticità:

  1. sia il platino che il palladio fondono a temperature molto elevate. Il punto di fusione del platino è di 1768°C (3215°F), quello del palladio di 1555°C (2831°F)
  2. platino e palladio tendono a inglobare e trattenere gas durante la solidificazione
  3. il processo di fusione della spugna di platino e palladio è particolarmente complicato
  4. i consumabili utilizzati nel processo di fusione dei forni tradizionali subiscono un’eccessiva usura.

Tecnologie esistenti per la fusione e la lavorazione dei PGM

Le tecnologie esistenti non consentono di ovviare a tutti i problemi sopra descritti.

La magliatura e la successiva lavorazione a mezzo di macchine a controllo numerico, ad esempio, garantiscono la produzione di lingotti di alta qualità, ma attraverso un processo pericoloso nonché laborioso, che comporta l’accumulo e la conseguente ri-lavorazione di scarti di lavorazione (trucioli).

Il forno aperto tradizionale, invece, è una soluzione più semplice che consente anche la fusione dei PGM in forma di spugna, ma non garantisce lingotti di alta qualità estetica e privi di inclusioni gassose.

Il forno sottovuoto, al contrario, assicura la massima sicurezza per l’operatore e la totale assenza di inclusioni gassose. Si tratta tuttavia di un processo oneroso che consente la lavorazione solo di piccoli batch.

Inoltre, tutte e tre le tecnologie appena esaminate richiedono un alto tasso di manualità e di cicli di lavorazione a lotti.

La soluzione ideale per la produzione di barre da fusione

Il forno a tunnel è una macchina sicura e completamente automatizzata, progettata per la produzione continua di lingotti di alta qualità, che garantisce anche una perfetta ripetibilità e la massima flessibilità del processo.

Facilmente settabile per passare da un formato ad un altro senza mai fermare la produzione, può produrre lingotti in oro oppure in argento, da 100 grammi così come da kilo.

Al contrario dei tradizionali forni aperti, il forno a tunnel è anche ecosostenibile, dal momento che garantisce un basso consumo di energia e, soprattutto, un minimo livello di emissioni.

La tecnologia più performante per la produzione continua di lingotti d’oro, argento e PGM

Combinando i vantaggi del forno a induzione T-Barmaster™ con quelli specifici del forno a tunnel sottovuoto, si ottiene una macchina estremamente complessa in termini di progettazione e realizzazione in grado di raggiungere una temperatura di ben 2100°C (3812°).

Questo fa sì che possa essere utilizzata per fondere qualsiasi forma di metallo di partenza (cristalli, polvere, graniglia, pezzi), assicurando la qualità finale di ogni lingotto e massimizzando la produzione.

Un ulteriore aspetto positivo riguarda l’eccellente rapporto costo-durata dei materiali di consumo, in quanto la totale assenza di ossigeno all’interno delle camere aumenta notevolmente la vita delle lingottiere.

Come funziona il T-Barmaster Pt/Pd?

Il T-Barmaster Pt/Pd è nato con l’obiettivo di generare una perfetta condizione di vuoto perpetuo. Proprio come gli astronauti transitano dalla stazione internazionale allo spazio tramite una camera di equilibrio, le lingottiere entrano ed escono dalla camera di fusione del nostro forno a tunnel attraverso due camere di equilibrio che garantiscono una perenne condizione di vuoto.

Come ogni altra macchina progettata e prodotta da Tera Automation, questo nuovo forno, già protetto da brevetto, può funzionare come macchina indipendente oppure essere facilmente integrato in una soluzione completamente automatizzata, in un concetto di T-Line.

Per quanto riguarda la fusione di oro e argento, siamo riusciti ad ottenere fin da subito lingotti di alta qualità.

Per quanto riguarda invece la fusione dei PGM, ci siamo trovati di fronte ad una serie di problemi legati al materiale delle lingottiere. Di conseguenza, abbiamo testato materiali diversi per analizzarne le reazioni e individuato il più adatto da utilizzare per uno speciale coating interno. Grazie a questa ricerca, è nata una nuova lingottiera per la quale abbiamo depositato richiesta di brevetto.

Pronti per il nuovo futuro dei PGM

Tera Automation crede fermamente in un futuro alternativo ed estremamente promettente per i PGM. Proprio per questo si impegna ad offrire una soluzione efficiente e vantaggiosa per investire con successo in questi metalli: il forno a tunnel sottovuoto T-Barmaster Pt/Pd per la produzione continua di lingotti d’oro, argento e PGM.