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Quali aziende possono utilizzare un’isola robotizzata?

Sono quattro i punti chiave per capire se la tua azienda può accogliere un’isola robotizzata per migliorare alcuni flussi produttivi e aumentare i ritmi di produzione. Le valutazioni riguardano le mansioni da far svolgere al robot industriale collocato nella cella, il settore in cui opera la tua azienda, il rapporto costi-benefici per un calcolo del ROI (ovvero il ritorno dell’investimento) e il tipo di ambiente in cui sarà installata.

Per nostra esperienza, nel 95% dei casi, una volta fatte queste valutazioni preliminari, le aziende capiscono che l’installazione di un’isola robotizzata è completamente fattibile. Infatti, le isole robotizzate sono collocabili in moltissimi contesti e i benefici che apportano sono sempre altissimi. Ma vediamo nel dettaglio i quattro fattori chiave per capire quali aziende possono utilizzare un’isola robotizzata. 

 

1. LE OPERAZIONI SVOLTE DA UN ROBOT INDUSTRIALE

Le isole robotizzate sono utilizzate per automatizzare numerosi tipi di operazioni. Ecco alcune delle più importanti:

  • Manipolazione oggetti (es. pallettizzazione, carico-scarico, ecc.): la più comune attività che vede come centrale l’utilizzo di un robot è l’attività di pick & place. Questa non è vincolata ad un preciso settore industriale, bensì attraversa in modo trasversale tutta l’industria in quanto moltissimi settori se ne avvalgono, in special modo per la gestione dell’inizio e fine linea automatizzata.
  • Sorting: questa è l’applicazione ideale per aziende che hanno una varietà di prodotti da separare. Gli articoli possono essere gettati alla rinfusa nella tramoggia e il robot ne effettua la selezione e/o la divisione in base a forma, colore, grandezza, peso, ecc. grazie al sistema di visione integrato nell’isola robotizzata.
  • Assemblaggio: ci sono alcuni prodotti che prima di essere immessi sul mercato devono essere assemblati. L’automazione robotica della cella, in questo caso, è perfetta per oggetti molto piccoli e particolarmente complessi, come ad esempio le schede che compongono l’hardware di un PC.
  • Sbavatura (deburring): il robot all’interno dell’isola afferra i pezzi in entrata e, grazie all’ausilio di una smerigliatrice integrata nell’isola, rimuove le sbavature, residui dovuti alle operazioni di taglio.
  • Verniciatura: sulla base delle dimensioni e delle forme dei particolari da verniciare, la cella robotizzata assume peculiarità differenti mantenendo però i suoi punti di forza: compattezza, flessibilità e versatilità.
  • Finitura e pulimentatura: così come per la manipolazione di oggetti, anche la pulimentatura trova un preziosissimo aiuto nella robotica. Soprattutto nell’industria orafa e gioielliera, la pulimentatura è di assoluta centralità e richiede precisione, attenzione, ripetizione. Il robot afferra il manufatto e lo presenta alle spazzole per la pulimentatura in ambiente chiuso e aspirato. Ogni articolo può contare sul suo programma di pulimentatura per assicurare ogni volta l’alto standard di qualità richiesto dal cliente finale di questo particolare mercato.
  • Saldatura (ad arco, a punti, ecc.): sulla base della saldatura da eseguire, la cella robotizzata assume peculiarità differenti mantenendo però i suoi punti di forza: compattezza, flessibilità e versatilità.
  • Asservimento macchine utensili: in questo caso il robot si occupa della gestione del carico/scarico di particolari di varie dimensioni all’interno di una macchina a controllo numerico computerizzato (tornio o fresa). L’isola robotizzata può gestire più morse in modalità di mono-lavorazione (stessa operazione su più morse) e multi-lavorazione (una diversa operazione su più morse).

Inoltre, le isole robotizzate sono flessibili: cambiando il tipo di formato da lavorare, infatti, è sufficiente riprogrammare il/i robot e le macchine al loro interno senza apportare importanti modifiche strutturali. In casi estremi di modifiche sostanziali alla produzione, possono essere anche riconvertibili, quando si tratta di passare da un tipo di lavorazione e a un altro simile.

Quindi i nostri clienti possono disporre di uno strumento estremamente versatile, in grado di adattarsi a qualsiasi cambiamento, grande o piccolo che sia.

 

2. I SETTORI IN CUI UN’ISOLA ROBOTIZZATA FA LA DIFFERENZA

Tutte le operazioni brevemente spiegate sopra si ritrovano applicate in moltissimi settori, tra cui:

  • Moda (accessori di vari tipi di materiale per pelletteria e abbigliamento)
  • Automotive (componenti per auto)
  • Aeronautica e aerospaziale
  • Meccanica
  • Medicale e farmaceutico
  • Alimentare
  • Trasporti
  • Energia
  • Costruzioni
  • Fonderia e siderurgia
  • Pallettizzazione e logistica
  • Packaging
  • Pelletteria
  • Gioielleria, oreficeria e bigiotteria
  • E-waste:
  • Rubinetteria
  • Arredamento e infissi
  • Settore plastico
  • Metalmeccanico
  • Termoidraulico

In generale l’impiego di soluzioni di automazione industriale robotizzata è particolarmente consigliato in ambienti di lavoro ostili e gravosi, in cui la sicurezza dell’operatore è messa spesso alla prova e in cui l’uomo è sottoposto a compiti ripetitivi e alienanti.

Abbiamo fatto un elenco di settori chiave per la robotica industriale, ma ci piace pensare che l’idea e l’esigenza di avere un robot in azienda venga ancor prima della sua destinazione d’uso. L’installazione di un’isola robotizzata, infatti, implica il desiderio di un cambio di passo, di un nuovo approccio al lavoro.

 

3. LA VALUTAZIONE COSTI-BENEFICI

L’acquisto di un’isola robotizzata comporta certamente una spesa importante, che per un’azienda di dimensioni medio-piccole può rappresentare, in alcuni casi, un investimento considerevole.

Tuttavia, se guardiamo ai notevoli vantaggi che un’isola può apportare alla produzione in termini di qualità e di quantità e andiamo al di là della spesa iniziale, con un veloce calcolo ci rendiamo conto che si potrà avere un Ritorno sull’Investimento in un lasso di tempo di un solo anno, o addirittura inferiore.

Infatti, abbiamo visto che nella realizzazione di articoli di complessità medio-facile (ad esempio per il settore accessori moda), l’isola robot in un weekend può lavorare una quantità di ore superiore a quella di un operatore nei cinque giorni lavorativi settimanali. I conti sono presto fatti!

Inoltre, a differenza dell’uomo, il robot non conosce la stanchezza, né le ferie, né i fine settimana, né le festività ed è quindi in grado di lavorare a oltranza – anche per giorni – mantenendo costante la qualità dei prodotti nel tempo.
In sintesi, un’isola robotizzata è garanzia di guadagni veloci e sicuri e alla luce di questo è un investimento alla portata di tutte le imprese, persino di quelle di dimensioni medio-piccole.

 

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4. L’AZIENDA È PRONTA A OSPITARE UN’ISOLA ROBOTIZZATA?

Certo che sì. Possiamo rispondere noi a questa domanda, perché il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare automazioni che fossero adatte a tutti i contesti produttivi aziendali.

Non a caso, le isole robotizzate Tera Automation ottimizzano sia i consumi che gli spazi. Il modello standard si presenta compatto e può essere installato anche in aziende piccole con spazi produttivi limitati.

Molto importante è anche il fattore energetico. I consumi di un’isola robotica infatti sono molto limitati, di pochi kW, con un’alimentazione 230 V.

Infine un ultimo dubbio che si insinua sempre nella mente di imprenditori: quanto sarà difficile usare il robot? I robot industriali nascono per semplificare, perciò non devono essere concepiti come strumenti complessi manovrabili solo da esperti del settore.

Infatti, le tecnologie robotiche che implementiamo sono sempre user-friendly. È necessaria solo una fase di training iniziale agli operatori addetti al controllo dell’isola per imparare i principali comandi. In questo modo saranno in grado di effettuare le operazioni base di un robot. In ogni caso, il cliente non è mai solo perché offriamo un sistema di assistenza 24/7 che può essere effettuata sia da remoto (supporto T-E.A.M) che in loco.