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Tera Automation e Mediate Srl, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna, insieme per l’ambiente

Dai 20 ai 50 milioni di tonnellate di e-waste prodotti ogni anno nel mondo: nasce un progetto congiunto per il recupero di metalli preziosi a partire dai RAEE

Secondo le previsioni degli esperti (Science News, 2010), entro il 2020 in Sudafrica e in Cina l’e-waste derivante da scarti di vecchi computer sarà aumentato del 200-400% e in India del 500% rispetto ai livelli del 2007. Sono considerati e-waste i Rifiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (in italiano RAEE, in inglese WEEE: Waste of Electrical and Electronic Equipment). Essi contengono ancora al loro interno componenti in metallo che possono essere recuperati, fusi e riutilizzati. Oltre ad essere ovviamente altamente inquinanti per l’ambiente, la loro manipolazione e lavorazione comporta notevoli rischi per la salute dell’uomo.

Il bando “Eco-Ewaste”

Al fine di rispondere all’esigenza di una crescita sostenibile è nato un piano per lo studio e lo sviluppo di un processo integrato basato su tecnologie innovative per il recupero e il riciclo di materie prime da RAEE, realizzato in sinergia tra i partner Tera Automation, Mediate Srl (spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per la ricerca e lo sviluppo), Italimpianti Orafi S.p.a. e Violi S.r.l. e il dipartimento di chimica dell’università di Urbino, una vera rete di imprese ed università. Il progetto è risultato vincitore del bando “Eco Ewaste” per il quale sono stati stanziati più di 1,3 milioni di euro, pubblicato nell’ambito del programma PORCreO 2014-2020.

La filosofia alla base del progetto è quella di trasformare un’esigenza normativa di smaltimento in una possibilità di intervento sul tessuto industriale locale attraverso l’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche. In particolare, fare in modo che un rifiuto complesso come il rifiuto elettronico, una volta disassemblato, vada a costituire nuove materie prime per settori diversificati, risparmiando risorse naturali ed economiche.

Il contributo di Mediate Srl, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna

Tramite la fruttuosa collaborazione con Mediate Srl, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna (Università tra le prime 200 al mondo secondo il “QS World University Rankings”), Tera Automation si è confrontata nuovamente con l’alta innovazione e la ricerca scientifica con lo scopo di migliorarsi, accrescere le proprie conoscenze e maturare nei settori in cui l’azienda si sta ancora sviluppando. Tera sta infatti lavorando all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale, del Machine Learning e del Deep Learning nelle sue soluzioni robotiche: si parla tecnologie all’avanguardia che promettono di diventare il futuro dell’automazione.

Il progetto

Il progetto è basato su un approccio integrato dello specifico know-how tecnologico dei singoli partner, promuovendo la consapevolezza delle PMI, circa la necessità di interagire tra loro mettendo a sistema conoscenze e capacità disponibili e stimolando strategie di impresa eco-compatibili. Il tutto si svolge, infatti, in una ottica di green economy, minimizzando l’impatto ambientale e la necessità del contributo umano in ciascuna fase operativa.

La sua innovatività risiede, infatti, nell’approccio di filiera: partendo dallo staccamento dei componenti dalla scheda elettronica (Violi) e sorting dei vari componenti (Tera Automation e Mediate Srl), si arriva allo sviluppo di tecnologie innovative per il trattamento pirometallurgico e chimico dei componenti selezionati (Italimpianti) contenuti nei PCB (circuiti stampati) e si conclude con un processo innovativo per l’affinazione dei metalli preziosi e l’estrazione delle terre rare (C.L.M e chimica dell’università di Urbino).

In particolare, il prototipo sviluppato da Tera Automation in cooperazione con Mediate Srl si occupa di selezionare e ordinare i componenti elettrici ed elettronici separati dalle PCB per mezzo di un sistema robotizzato. Tale sistema opera mediante l’integrazione di sistemi di visione di ultima generazione in grado di fornire dati che poi vengono elaborati da un software di riconoscimento dei componenti basato su algoritmi di Intelligenza Artificiale con tecnologia Deep Learning, sottocategoria del Machine Learning (l’apprendimento automatico delle macchine).

L’acquisizione di queste tecnologie consentirà a Tera Automation di sviluppare una nuova gamma di prodotti non più legati a sistemi tradizionali, ma vere macchine pensanti che abbiano la possibilità di imparare e maturare dai propri errori e quindi diventare “esperte”. Queste soluzioni applicate alla manipolazione robotica possono garantire lavorazioni che fino ad oggi solo l’uomo è stato in grado di compiere.

Le aziende, in uno sforzo congiunto, hanno quindi presentato una filiera tecnologica in grado di rendere redditivo l’annoso problema dell’e-waste. Notevoli sono i vantaggi sia sal punto di vista ambientale che da quello umano ed economico.